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Una strana legge del destino

Tredici anni avevo, quando ho iniziato a suonare la chitarra, aggirandomi con aria sospetta nei pochi negozi di strumenti musicali della mia città, guardavo stupito tutta la merce esposta come se facesse parte di una dimensione dove non avrei mai realmente messo piede.

Si sa, la vita è strana, più di quanto possiamo immaginare.

Ho trascorso tanti anni a cercare di imparare a suonare questo strumento a sei corde, e credo che ancora ho tanto da studiare.

Gli anni seguenti al quel 1993 li ho dedicati alla mia formazione artistica, o presunta tale, inserendo tra le discipline la fotografia digitale.

Nel tempo, per curiosità comprai un basso usato, e contemporaneamente ho diretto la mia fotocamera verso i palchi dove si esibivano i musicisti amici miei o semplici malcapitati che facevano da "bersaglio" per i miei scatti fotografici.

Qui entra il gioco il destino beffardo.

Tante ore di studio di chitarra e mi ritrovo in un locale stracolmo di gente, con i volumi "a palla" a pompare con il basso, strumento secondario nella mia vita, migliaia (non esagero) di foto fatte a tutti, anche a perfetti sconosciuti, e l' unica testimonianza visiva di un concerto "in grande": una foto a bassa risoluzione fatta da un celluare.

Domanda: - Quanti altri concerti dovrò fare prima di poter avere anche io una foto decente mentre suono?

Ovviamente, questo post, oltre ad essere un pretesto per mostrare la foto, è una scusa, per ringraziare tutti quelli che sabato sera hanno preso parte a questo grande evento.

Ringrazio la mia band "il Chilometro Zero".

Ragazzi che mi sopportanto durante le lunghe ore di prove e tutti gli amici che si congratulano con noi alla fine di ogni esibizione. Grazie di cuore.

Non potevo scegliere modo migliore per iniziare l'anno.

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