(foto di Turi Papale)
Forse ancora non sei maggiorenne e non sai cosa farai raggiunta la maggior età, se hai già spento tutte quelle candeline da molto tempo farai uno sforzo a ricordarti cosa facevi all’epoca, oppure, se sei un nostalgico degli anni novanta, come me, hai ben stampato in mente i giorni in cui avevi ancora il foglio rosa nel portafoglio.
Belli o brutti che siano, sarà difficile paragonare i nostri giorni a quelli vissuti da Alessia.
Perché ad differenza di molti, non passa le giornate in coda allo sportello dell’università ne davanti al pc a spulciare siti di annunci di lavoro proposti dai call center.
Molti di voi ricordano i pomeriggi da diciottenni passati con gli amici a parlare di calcio o delle stelle della tv, insomma a vedere il mondo da spettatori, perché diciamolo, la vita, seduti nella poltrona dello spettatore è più facile da affrontare.
Sembrerà strano, ma nascosti nel cuore del quartiere S.Giorgio di Catania, ci sono ragazzi e ragazze che sono molto diversi dai loro coetanei e da quel tipo di modello di giovani che ci propinano i mass-media. Pensate, alcuni sono stati cresciuti con l’idea di poter dedicare la propria vita a mettersi in discussione e a realizzare i propri sogni.
Alessia, oltra ad aver un sogno ha anche talento e l’ha dimostrato a tal punto da essere stata scelta da Johannes Wieland per uno stage presso la sua compagnia a Kassel, in Germania.
Ora si trova da sola, a condividere l’appartamento con studenti che ovviamente non parlano italiano, a guardare come si diventa grandi su un palco. Ad apprendere quello che sui libri non troverà mai.
Io ho avuto il privilegio di fotografarla in una sessione di studio presso il Centro Internazionale Dietro Le Quinte dei Maestri: Nishida (Japan) e Ferlito (Italy) e ha impressionato anche me.
Qualcuno si domanderà perché sono io, un fotografo, a scrivere di questi ballerini che spiccano il volo sui palchi d’Europa.
Semplicemente perché nessun altro lo fa.
Perché i giornali e telegiornali locali continuano a propinare soltanto notizie, vere, ma tragiche, che non sono certo di stimolo ai giovanissimi della nostra città, che vedono, purtroppo, di buon occhio chi riesce ad entrare nella casa del Grande Fratello, piuttosto chi si rimbocca le maniche e studia, portando il nome di Catania, in ambienti di cultura.
Attendo dicembre, il ritorno di Alessia Giuliana Spoto, curioso di sentire tutti i suoi racconti su questa esperienza tedesca e magari chissà, pubblicare una sua video intervista.
Alessia Giuliana Spoto nella coreografia "Aria Viziata" del Maestro Marco Laudani